La Riflessologia Plantare è, e resta, un’ Arte antica e utilizzata da ogni popolo come dialogo del corpo con la Madre Terra. Come per la maggior parte delle pratiche riflesse ha il vantaggio di dare risposte immediate ai disagi fisici che affliggono l’uomo moderno. Mi piace pensare infatti che “il passato viene in aiuto al presente per migliorarne il futuro”.
Attraverso la ricerca delle aree riflesse sul piede, il riflessologo, riesce a ridare armonia al corpo della persona andando a riequilibrare le disfunzioni accumulate prima che queste diventino più importanti e si trasformino in lesioni organiche.
Il risultato della seduta, in molti casi, è immediato e la persona ha subito una nuova sensazione di benessere e di ritrovata circolazione di energia.
Tutto questo è comunque ben risaputo fra gli operatori di pratiche naturali ed è per questo che la Riflessologia ha sempre avuto un ruolo importante in molte scuole che lavorano sulle tematiche legate alla natura.
E’ una pratica facile da apprendere, non ha bisogno di strumentazioni costose per essere utilizzata e può essere fatta ovunque! Direi che ha molte ottime frecce da giocare a suo vantaggio! Ma la possibilità di esaminare, attraverso di essa, le costituzioni energetiche è un qualcosa che ne aumenta il valore.
Sappiamo che esistono delle costituzioni che si basano sul concetto omeopatico o naturopatico ma che esiste anche una costituzionalità energetica, che è quella che normalmente utilizzo nella mia pratica professionale e nel mio insegnamento.
Ma cosa intendiamo dire quando parliamo di costituzione energetica? Nella mia lunga pratica professionale e in oltre 20 anni di insegnamento di questo metodo mi sono reso
conto di essermi sempre più discostato da un “concetto costituzionale statico” per avvicinarmi a un percorso sempre più Taoista della visione dell’uomo.
“La Via veramente Via non è una Via costante”, ecco come si enuncia in uno dei testi più rappresentativi del mondo Taoista ed io, nella continua ricerca di migliorare la mia pratica Taoista, non potevo ignorare questa affermazione.
In effetti posso riscontrare, ad esempio, che un soggetto esaminato ha una costituzione Acqua e questo già può dirmi molte cose di lui…ma se leggo questo fatto costituzionale come un insieme di situazioni statiche ad esso collegato come posso parlare di costituzione energetica?
Voglio fare un esempio proprio su questo caso:
Una costituzione Acqua è collegata alla Stagionalità dell’Inverno e questo è un datoovviamente invariabile. L’invariabilità è data dal periodo in cui questa stagione simanifesta e che comprende alcuni mesi (non così rigidamente calendarizzati dalla cultura Cinese).
Ma l’Inverno non è assolutamente sempre uguale nella sua manifestazione! Possiamoavere un inverno molto freddo, o più temperato; possiamo avere abbondanti nevicate o, al contrario, grande siccità e così via.
Quindi, come posso credere di trovare in un soggetto che appartiene all’elemento Acqua dei dati standardizzati o protocollati?
Come posso pensare di dire che ogni elemento Acqua avrà quelle determinate caratteristiche e che queste caratteristiche sono uguali a quelle di un altra persona con la stessa costituzione?
Ecco che in questo ci può venire in aiuto la Riflessologia Costituzionale Energetica, individuando le corretta manifestazione dinamica all’interno di una costituzione più statica.
Tutto questo ci porterà a creare la giusta situazione di aiuto per la persona che stiamo trattando, consigliandole dei cibi più adatti alla sua manifestazione o il corretto integratore e, soprattutto il più mirato trattamento riflessologico.
Certamente tutto questo non ci facilita il lavoro ma ci permette di non stereotipare un’Arte (che poiché è definita tale non deve essere assolutamente stereotipabile) e di poter riuscire a trovare ancora tanto amore e gioia in questa magnifica “professione in movimento”.