“Non riesco a rilassarmi”, “non ne sono proprio capace”, “quant’è difficile?”.Quante volte ho sentito queste affermazioni, eppure tutti vogliono rilassarsi!
Rilassare v. tr. [dal lat. relaxare, comp. di re- e laxare «allargare, allentare»; v. lasciare e lassare]. –Allentare, distendere, far diminuire la tensione fisica e psichica (cit) Questa è la definizione che si trova sul dizionario.
Le tensioni muscolari sono la manifestazione delle emozioni che vengono registrate a livello fisico, e le emozioni che proviamo sono la conseguenza dei nostri pensieri.
Le preoccupazioni quotidiane, le arrabbiature, l’ansia e lo stress costante fanno sì che anche il corpo reagisca ed ecco che per difenderci dai “pericoli” che ci circondano - bollette, scadenze, colleghi, capi ufficio - e affrontarli al meglio, ci chiudiamo come un pugile contraendo le spalle e il collo, con la comparsa di dolori alla cervicale, respiriamo in modo troppo superficiale con il diaframma contratto che alla lunga porterà anche mal di schiena e disturbi a stomaco e intestino.
Alla comparsa dei disturbi ci si accorge che forse servirebbe rilassarsi un po’, ci si rivolge allora a quelle tecniche che dovrebbero aiutare come massaggi, trattamenti benessere, le terme, lo yoga.
Altri invece si massacrano in palestra ottenendo in realtà di stancarsi fisicamente! In entrambi i casi spesso si scopre che il tanto desiderato rilassamento non arriva.
Sul lettino del massaggiatore si fatica a tenere gli occhi chiusi e stare fermi e zitti, ascoltando il proprio corpo.
Perché è così difficile rilassarsi?
I muscoli, in realtà, rispondono sia ad un massaggio che a un trattamento reiki o cranio-sacrale, ma è la mente che proprio non ne vuole sapere di smettere di lavorare, con tutti i suoi pensieri e le sue credenze.
In noi occidentali è radicata a livello subconscio la credenza che rilassarsi equivalga a non fare niente e che quindi non siamo delle brave persone perché non produciamo e in più sperperiamo i soldi per cose superflue.
Un’altra credenza molto diffusa è “prima il dovere poi il piacere”: peccato che il tempo del piacere non arrivi mai perché c’è sempre qualcosa da fare prima. Ed ecco che il momento di rilassarsi viene costantemente rimandato e quando finalmente ci si dedica un po’ di meritato riposo non si riesce a goderne appieno perché i sensi di colpa affiorano: quante cose “utili” potevano essere fatte in quell’ora in cui si è stati sdraiati sul lettino a farsi trattare!
Il rilassamento, l’ozio, il dolce fare niente, sono diventati un lusso che non ci concediamo più ma di cui abbiamo un gran bisogno sia a livello fisico che mentale.
È fondamentale riprendersi il proprio tempo, avere degli spazi per stare con se stessi, ascoltando il proprio corpo e godendo della propria compagnia.
Questi momenti ci permettono di recuperare le energie e la lucidità mentale per essere, poi, più produttivi. Purtroppo finché nel subconscio ci sono credenze negative riguardo all’oziare non riusciremo a godere di questo tempo per noi.
Per cambiare le nostre credenze limitanti ci viene in aiuto PSYCH-K®.
Grazie ad un insieme di test muscolari e posizioni di integrazione emisferica, in pochi minuti potrai riscrivere le tue credenze, decidendo tu che cosa vuoi, godendoti finalmente il piacere di occuparti di te!